Ennesimo incidente in via Zalamella a Ravenna. Ancora una volta a farne le spese è un utente ‘debole’ della strada: un ragazzino di 14 anni che, a bordo della sua bicicletta, è stato investito da una Mercedes Slk guidata da una donna. Sabato sera verso le 22 l’auto sportiva, che procedeva verso via Sant’Alberto, ha colpito il ragazzo vicino alle strisce pedonali, all’altezza del civico 62. L’adolescente ha sfondato il parabrezza della Mercedes ed è stato trasportato all’ospedale santa Maria delle croci con il codice di massima gravità.
Come ricordato, via Zalamella è spesso teatro di incidenti, anche gravi. Si tratta di un’arteria che mette seriamente a rischio l’incolumità di pedoni, ciclisti, anziani, mamme e bambini. Una sciagurata politica urbanistica ha fatto sì che la strada non abbia la pista ciclabile. Una circostanza piuttosto singolare in quella che viene considerata assieme a Ferrara “la città delle biciclette”. Eppure di spazio ce ne sarebbe: via Zalamella è piuttosto ampia e la riduzione della carreggiata consentirebbe non solo a pedoni e ciclisti di viaggiare in tutta sicurezza ma anche agli automobilisti incivili di ridurre la velocità. Attualmente, invece, via Zalamella viene percepita come un tratto di circonvallazione interna. Un pezzo dove aprire il gas.
Considerato pure che l’area è densamente popolata (sulla strada si affacciano decine di strade e stradine che portano a tranquille zone residenziali) e che c’è anche un parco pubblico (Il ‘Fagiolo’) frequentatissimo dalle famiglie, c’è da chiedersi quale sia il criterio che ha portato a questa situazione e che cosa stia aspettando l’amministrazione per intervenire e finalmente trasformare l’autodromo di via Zalamella in una “zona 30″. Deve scorrere altro sangue?
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