Vaccini obbligatori al nido: primo via libera in Regione

VaccinoPrimo via libera della regione Emilia-Romagna per l’obbligatorietà dei vaccini negli asili nido, sia pubblici che privati. Questa mattina il testo sui servizi educativi per la prima infanzia ha avuto il via libera nella seduta congiunta delle commissioni Politiche per la salute e politiche sociali. Hanno votato a favore Pd e Sel, contrario il M5s, astenute Lega e Forza Italia. Francesca Marchetti del Pd, relatrice di maggioranza, ha ricordato che la principale novità “è l’introduzione, come requisito di accesso al nido, dell’obbligatorietà delle vaccinazioni contro poliomielite, difterite, tetano ed epatite B: non si tratta di un metodo coercitivo ma di responsabilità sociale nei confronti dei bambini più fragili che non possono essere vaccinati”.

La relatrice di minoranza Raffaela Sensoli (M5S) ha ribadito la contrarietà al criterio dell’obbligatorietà vaccinale: “Il metodo è coercitivo e discriminatorio, mentre il servizio dovrebbe essere universale”. Inoltre “i risultati saranno limitati, usufruisce del nido solo il 33% dei bambini”. La Sensoli ha auspicato una maggiore informazione alle famiglie “sui vantaggi delle vaccinazioni” lamentando altre criticità nella legge: “Rette elevate per il nido, condizione inadeguate per gli operatori del settore della cooperazione sociale, forme di controllo inadeguate, poca attenzione alla conciliazione, aumento della quota del privato in un settore che dovrebbe essere pubblico e formazione disuguale tra operatori del privato e del pubblico”.

Dal canto suo l’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, ha ricordato che la cosiddetta soglia di sicurezza “è stata ampiamente superata in alcune aree della regione, e certe malattie sono ricomparse: per questo l’obiettivo è l’incremento del tasso vaccinale”.

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