Molte persone, mamme comprese, reagiscono con un “Ma che schifo!” ma lei non se ne cura e si gode la popolarità continuando a divulgare le sue teorie secondo le quali bisognerebbe allattare al seno i bambini fino ad otto anni. Lei, ad esempio, lo fa con suo figlio. On demand, come spiegano i media anglosassoni. Quando il piccolo (mica tanto: quattro anni) lo chiede, la madre porge il seno e via con la poppatina. Infine documenta tutto con video su youtube. Questa donna fuori dagli schemi ha 40 anni e si chiama Sophia Emma Rose, un’inglese trasferitasi in Thailandia con il compagno e i figli. Il maggiore, Shaye, appunto, viene ancora allattato al seno. Così come il piccolo che condivide, per scelta degli adulti, il letto dei genitori.
I filmati degli allattamenti, che hanno cominciato a circolare circa sei mesi fa, sono stati visti complessivamente da otto milioni di persone: madre e figlio sono delle vere e proprie star di youtube, insomma. Emma Rose, che dichiara apertamente di voler allattare al seno i bambini fino ad otto anni, difende così la sua scelta: “Non lo faccio solo per le elevate proprietà nutritive del latte ma anche per una questione di contatto fisico ed emozionale con i bambini”. Poi precisa: “Il seno non è un solo un oggetto sessuale, piuttosto è stato creato per allattare. Che cosa c’è di più naturale?”. In questo senso anche dormire assieme ai figli li fa sentire “più vicini ai genitori e più sicuri”.
Non solo: Sofia sta crescendo la prole con l’homeschooling, con l’insegnamento domestico cioè (niente asilo e scuola) e con una dieta vegana e crudista. L’alimentazione tipo è questa: per colazione e pranzo frutta (di solito cocomero seguito da un frullato di mango e banana); per cena qualcosa di cotto come riso al curry oppure patate con mais e fagioli. Frutta a volontà anche per il resto della giornata. Le reazioni ai suoi video possono essere molto negative (“Mi dicono che è folle, esibizionista, pornografico, ridicolo, scioccante e così via”) ma anche molto positive: lo zoccolo duro dei fan le chiede di andare avanti nel suo esperimento. E lei di certo non mollerà. A meno che i bambini non si stanchino prima di compiere otto anni, naturalmente.
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