Si è scusato con la città e con l’amministrazione comunale per quello che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere “uno scherzo sciocco” tra pochi amici, il sedicenne autore del falso post che, nel pomeriggio di domenica scorsa, stava circolando sui canali di whatsapp annunciando la chiusura delle scuole di Rimini a causa del terremoto.
“Uno scherzo sciocco che ha creato un problema che non sono più riuscito a gestire – scrive nella mail di autodenuncia inviata all’amministrazione comunale -. Ho creato il post finto come scherzo per fare due risate con i miei compagni di classe, tuttavia specificando subito dopo che si trattava di una bufala creata da me. Non avrei mai pensato a tali conseguenze, anche se con il senno di poi riconosco la stupidità delle mie azioni. Purtroppo ormai il danno è stato fatto e ho deciso di autodenunciarmi non per cercar di impietosire qualcuno, bensì perché ho capito la gravità della situazione e non voglio che venga perso del tempo cercando l’autore”.
Ed ancora: “Non posso fare altro che esprimere le mie più sincere scuse per quanto accaduto e dichiararmi profondamente mortificato. Purtroppo non posso tornare indietro, anche se è la cosa che vorrei di più, ma posso solo promettere che non succederà mai più nulla di tutto ciò e scusarmi con voi in primis per aver abusato del logo di Rimini e con i miei concittadini per aver creato un contenuto inopportuno che, anche se involontariamente, ha generato scompiglio”.
L’amministrazione comunale, spiega una nota, “continuando a giudicare grave quanto accaduto, un misto tra leggerezza e incoscienza, prende atto delle scuse pubbliche dell’autore ritenendole comunque un primo, positivo gesto d’assunzione di responsabilità nei confronti della collettività da parte di un adolescente e, nello stesso tempo, di crescita personale”. Il Comune ha chiesto all’autore la disponibilità a fornire la propria opera nel prossimo futuro ad una delle iniziative di volontariato, sociali o culturali, a beneficio della comunità riminese.
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