Armiamoci e partite sembra uno slogan che funziona sempre in Italia. Così, pare impossibile ma i primi a non vaccinarsi sono proprio coloro che di solito consigliano di farlo: i medici. Assieme agli infermieri non danno il cosiddetto buon esempio: circa il 90% non si vaccina contro l’influenza e fugge dall’ago. “E’ una vergogna per la categoria, una grave mancanza di rispetto di una misura importante per ridurre i rischi legati alla diffusione dell’epidemia”, dice all’Adnkronos Salute Paolo Bonanni, docente di Igiene dell’Università di Firenze e componente della Società d’Igiene Siti. E aggiunge: “E’ difficile convincere i cittadini a vaccinarsi se poi sono proprio i medici a non vaccinarsi. L’esempio è un fattore di comunicazione importante”. Secondo le ultime stime disponibili si sottopone al vaccino antinfluenzale circa il 12-13% dei camici bianchi mentre la percentuale dei pediatri è attorno al 35-40%.
Per queste le varie associazioni come la Fimmg (il sindacato dei medici di famiglia), o la Fimp (quella dei pediatri) invitano i proprio componenti a vaccinarsi in vista di un’epidemia, almeno queste sono le previsioni, più virulenta del solito: sono 6 milioni le persone che potrebbero essere colpite dall’influenza. Bisogna convincere un po’ tutti gli italiani, oltre che i medici: la copertura generale dell’inverno 2015-2016 non è stata eccellente (49,9%). Le Regioni per ora hanno comprato circa 10 milioni di dosi di vaccino destinato principalmente ai cosiddetti soggetti a rischio: over 65 (circa 13 milioni di italiani) e malati cronici.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta