“Impiego più a tempo a dire a cosa un paziente non è allergico o intollerante che a dire a un altro a cosa è allergico o intollerante”. Il pediatra ravennate Leonardo Loroni è convinto che sul tema allergie e intolleranze alimentari ci sia una sopravvalutazione. Lo dirà anche sabato 10 dicembre alle 14,30 al Centro di crescita/Sogno del Bambino di Lugo (via Acquacalda 25) durante l’incontro gratuito “Svezzamento e allergie alimentari nell’infanzia”.
Dottore, ai genitori è chiara la distinzione tra intolleranze e allergie?
“Non ancora, la confusione è molta. L’allergia è una reazione immunologica, con presenza di anticorpi, a uno specifico alimento. Generalmente dà reazioni abbastanza immediate e molto evidenti: dalla eruzioni cutanee come l’orticaria allo choc anafilattico, passando per difficoltà respiratorie e problemi gastro-intestinali. Le allergie più comuni sono quelle alle proteine del latte vaccino, al pesce, alle uova, alla frutta secca”.
A che età si possono diagnosticare?
“A qualsiasi età. Appena si ha il sospetto di un’allergia, la si può indagare con il Prick test, che si esegue a livello cutaneo ma anche attraverso gli esami del sague, andando sia a ricercare gli anticorpi specifici verso quel dato alimento che a individuare, sempre nel sangue, le proteine presenti nell’alimento sospetto”.
Si resta tutta la vita allergici?
“Assolutamente no. Soprattutto nel caso del latte vaccino e delle uova, spesso l’allergie scompare dopo il secondo anno di vita”.
E con le intolleranze, come la mettiamo?
“Le intolleranze sono innanzitutto poco confermabili a livello scientifico. A parte il breath test che indaga quella al lattosio, non esistono test validati per gli altri alimenti. Spesso l’intolleranza si dimostra provando a eliminare l’alimento che crea problemi, molte volte a livello intestinale. Il consiglio, però, è sempre quello di non eliminarlo del tutto e, dopo un periodo, di reintrodurlo con gradualità in modo da sviluppare l’enzima che serve a digerirlo. Di certe diete ristrettissime, davvero, non ce n’è quasi mai la necessità”.
Anni fa lo svezzamento proposto dai pediatri era una tabella di marcia molto rigida. E ora?
“Ora l’approccio è un altro: ora consigliamo di introdurre tuti gli alimenti entro gli 8/9 mesi in modo da scongiurare il rischio di sviluppare allergie”.
Per partecipare all’incontro è consigliata la prenotazione allo 0545/23121 interno 1
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