Vigili: stop a rossetti, tatuaggi, codini e orecchini

vigilessaIl nuovo regolamento è particolarmente restrittivo. Per il corpo di polizia municipale saranno banditi gli orecchini con i pendenti, le unghie lunghe, i capelli sciolti (vanno raccolti), gli smalti colorati. Piercing e tatuaggi non dovranno essere visibili. Sì al trucco purché “non eccessivo» e al taglio di capelli non “bizzarro o inusuale”. Lo ha deciso lunedì la giunta di Venezia.

Per saperne un po’ di più, il Corriere della Sera ha intervistato Maria Teresa Maniero, 46 anni, responsabile del Servizio verifiche e controlli della Polizia municipale della città veneta. Sarà lei a fare rispettare i nuovi divieti estetici che, nelle intenzioni dell’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Brugnaro (celebre per la crociata contro i cosiddetti libri gender) devono restituire decoro ai vigili urbani: “Alcuni divieti sono per motivi di sicurezza – spiega la donna -. Gli altri poggiano su un pilastro fondamentale: io stessa sono qui perché credo nelle sue funzioni e anche nell’importanza della divisa e con il mio aspetto trasmetto l’immagine dell’amministrazione. E Venezia non è un luogo qualsiasi, ma una delle città più famose del mondo”.

Il comandante dei vigili, Marco Agostini, parlando con la Nuova Venezia ha aggiunto: “Basta capelli lunghi, codini, tatuaggi vistosi o orecchini per gli uomini o gioielli e pettinature vistose per le donne. Non si tratta di limitare le scelte personali, piuttosto di evitare problemi e di garantire al personale che opera in borghese di non essere riconoscibile. Norme già applicate dalle altre forze dell’ordine”.

Ma, nel concreto come saranno fatte rispettare la nuove regole? Chi valuterà ombretti mascara, rossetti, tagli di capelli e lucidalabbra? E con quale metro di giudizio? “Cercheremo di valutare ogni singola situazione, senza perdere di vista l’ obiettivo finale” risponde la Maniero. Alzi la mano chi vorrebbe essere nei suoi panni…

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