Nel pomeriggio di martedì 3 gennaio è stato ricoverato in condizioni molto critiche all’ospedale santa Maria delle croci di Ravenna, nel reparto di terapia intensiva, un quarantenne, residente in Calabria che si era sentito male, con febbre elevata, mentre era ospite di parenti a Gambettola durante le festività. Lo rende noto l’Ausl.
“Le analisi di laboratorio eseguite sul sangue e sul liquor del paziente hanno portato ad identificare nel sangue la presenza di meningococco di tipo y – prosegue la nota -. Il sierotipo è uno dei quattro sierotipi contenuti nel vaccino in uso. Il meningococco è un batterio che generalmente si localizza a livello della gola senza determinare alcun tipo di disturbo e solo raramente causa delle malattie importanti quali la setticemia o la meningite. L’infezione si trasmette attraverso le goccioline di saliva a seguito di contatti interpersonali ravvicinati e prolungati e il tempo di incubazione della malattia è di norma di 3-4 giorni, anche se può variare da due a dieci giorni. Per interrompere la circolazione del meningococco ed impedire la comparsa di ulteriori casi di malattia, è necessario che i familiari e le persone che hanno avuto contatti stretti con l’ammalato nei dieci giorni precedenti la comparsa dei sintomi vengano sottoposti ad una profilassi antibiotica per via orale con lo scopo di bonificare eventuali portatori del germe. La chemioprofilassi non è ritenuta utile per chi ha avuto solamente contatti occasionali e di breve durata con la persona malata”.
Il servizio Igiene pubblica di Cesena ha ricostruito la rete dei contatti del paziente attraverso colloqui con i familiari; per i contatti residenti nel nostro territorio il servizio ha provveduto direttamente a somministrare i farmaci raccomandati a scopo preventivo mentre per quelli residenti fuori dalla Romagna ha provveduto ad informare le Aziende Sanitarie di residenza.
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