“Servizio di elevata qualità”. Le mamme che partoriscono in Emilia-Romagna sono in generale soddisfatte dei percorsi nascita degli ospedali da Piacenza a Rimini. Ma l’indagine “La rilevazione della qualità percepita nei servizi del percorso nascita” che l’anno scorso la Regione ha realizzato per evidenziare punti di forza e debolezza, non nasconde le criticità.
Tra i riscontri delle 2269 donne che hanno compilato il questionario somministrato negli ambulatori per la gravidanza a termine (campione che si è ridotto a 590 donne al momento di partecipare a quello on-line da riempire dopo il parto), le lacune principali riguardano tempi di attesa alle visite, allattamento al seno, metodi di controllo del dolore, informazioni sul travaglio, il parto e sulle leggi di tutela della gravidanza: “Almeno una donna su dieci è insoddisfatta del tempo dedicatole da parte del medico del reparto, dell’aiuto ricevuto dalle ostetriche nell’accudimento del neonato, dei servizi da parte del personale di supporto, delle informazioni ricevute sulla cura del bambino e sui servizi presenti sul territorio”.
E le lamentele coinvolgono anche una scarsa tranquillità nel reparto di ostetricia, la presenza di camere poco spaziose, una certa difficoltà nel ricevere visite di parenti e amici, cibo di scarsa qualità.
In base ai dati raccolti con la prima rilevazione, più della metà delle donne partecipanti si rivolge a un ginecologo privato per la prima visita in gravidanza (55%). Più della metà del campione si rivolge al ginecologo privato anche per le visite periodiche (54%) e riporta una soddisfazione generalmente elevata.
E voi, mamme, che cosa avete apprezzato e criticato durante il percorso nascita?
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