“Sta per iniziare la gara clou di oggi. Adesso vedremo correre i veri atleti”. La frase è stata detta al termine di una gara femminile di atletica leggera disputatasi domenica scorsa a Villacidro, in Sardegna, il Cross Città-Memorial Floriano Nuscis . Alla partenza, invece, erano schierati gli uomini, i “veri atleti”. A pronunciarla è stato il presidente della Federazione regionale sarda di atletica leggera, Sergio Lai. Il numero uno del settore, insomma.
Giulia Andreozzi, avvocato e atleta amatoriale che aveva appena terminato la corsa, ha segnalato l’episodio con un post su Facebook: “Prendo atto che per lui le donne che avevano appena finito di gareggiare non sarebbero vere atlete – ha scritto -. Sono ammissibili simili affermazioni nel 2017? Probabilmente sì, visto che il presidente della Figc si è distinto per analoga attenzione al tema delle donne sportive ed è ancora saldamente al suo posto. Come donna e come sportiva però non ritengo che si possa fare finta di niente o minimizzare. Sono affermazioni gravi e inaccettabili, di cui si dovrebbe essere chiamati a rendere conto”. In breve il post è diventato virale e l’indignazione sul web è montata.
Lo stesso autore della frase giudicata sessista, come riportano i media locali, ieri si è scusato pubblicamente dicendo che non era sua intenzione “offendere nessuno” ma ha voluto ribadire che la polemica è “inopportuna” sorprendendosi per “l’errata interpretazione di una mia frase”. Ricordando di essersi “adoperato perché nelle gare non esistessero disparità di premi tra le categorie maschili e femminili”, Lai ha singolarmente puntato il dito contro la sua accusatrice: “L’atleta in questione, non conoscendomi e giudicandomi frettolosamente, ha certamente frainteso le mie parole considerandole discriminatorie nei confronti delle gare femminili”.
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