E’ stato condannato a due anni di reclusione per peculato: ha fatto un uso piuttosto allegro dei soldi pubblici, al punto che ha pure comprato un vibratore ed altri gadget erotici. Protagonista di questa vicenda è Pius Leitner, esponente del partito della destra sudtirolese Freiheitlichen e consigliere provinciale. Assolta, invece, la sua compagna di partito Ulli Mair.
L’inchiesta aveva preso il via tre anni fa, con l’esame dei rimborsi dei gruppi del consiglio provinciale di Bolzano: nello specifico era apparso uno scontrino datato 16 maggio 2012, per l’acquisto del vibratore e di altri oggetti all’interno di uno sexy shop, per una spesa complessiva di 64,92 euro. Il politico ha annunciato che ricorrerà in appello. Brutta gatta da pelare la sua, dal punto di vista legale ma anche etico: se ti chiami Pius (religioso in latino) e difendi ‘i valori tradizionali’, probabilmente i tuoi elettori non saranno esattamente felici di eventuali evoluzioni con un vibratore. Anche se, va precisato, l’oggettino, secondo le accuse era un regalo di compleanno per un collega di partito. Dalla vita sessuale troppo tradizionale, evidentemente.
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