Un condominio contro la solitudine degli anziani omosessuali

Si chiama “Friendly home”, lo hanno studiato per oltre un anno i professionisti della Bologna Business School e sarà un condominio per ospitare le persone anziane omosessuali, spesso sole per mancanza di figli e legami familiari.
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L’idea, molto apprezzata dal presidente del Cassero Arcigay Vincenzo Branà, si concretizzerà con l’acquisizione, in città, di un palazzo con almeno cinquanta appartamenti da dedicare alla comunità omosessuale, uomini e donne.

Sotto il profilo economico, la società andrà a caccia di un edificio adatto e di un investitore: qualcuno che anticipi le quote di affitto in attesa che si trovino gli inquilini o qualcuno che metta a disposizione l’immobile.

Giulia Falcone, una delle promotrici, ha stimato che almeno 35mila persone sopra i 55 anni potrebbero essere interessate, non solo a Bologna.

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