Modena, professore fa ricorso: avrà anche il cognome del marito

La legge Cirinnà che un anno fa ha introdotto le unioni civili in Italia prevedeva, prima del drecreto attuativo, la possibilità di aggiungere al proprio cognome anche quello del partner. Diritto revocato poco dopo, quando Giulio Garuti, modenese, 66 anni, ricercatore in campo umanistico, si era già unito con il compagno Cesare, sposato nel 2014 in Norvegia.

Unione durante la quale aveva scelto di affiancare al proprio il cognome del marito. Cosa dopo poco non più valida. E così la coppia ha fatto ricorso al Tribunale di Modena contro la revoca del doppio cognome che avrebbe dovuto essere cancellato dal Comune di Modena.

E il ricorso è stato vinto. Come scrive La Gazzetta di Modena, l’avvocato di Rete Lenford Stefano Chinotti ha esultato: “La scelta di tenere il doppio cognome dà maggiore visibilità all’unione civile. Ha un significato sociale dalla ricaduta enorme”.

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