Il bando di gara dell’Ausl di Bologna, del valore di 480mila euro, è denominato “lavori per il superamento delle criticità sismiche“, è uscito pochi giorni fa e riguarda il reparto di Maternità dell’ospedale Maggiore. In particolare sono interessati l’ingresso generale alla Maternità, il reparto di terapia intensiva neonatale, ambulatori e day hospital. L’Ausl specifica che i problemi alla struttura sono emersi “a seguito del completamento delle verifiche di vulnerabilità sismica degli ospedali dell’azienda”. Un controllo che ha dunque messo in evidenza che in caso di terremoto il reparto di Maternità, evidentemente, non raggiungerebbe tutti gli standard di sicurezza. Da qui l’opportunità di provvedere con un bando.
L’impresa che si aggiudicherà l’appalto (c’è tempo fino al 21 settembre per presentare le domande) avrà 210 giorni di tempo per eseguire i lavori. Sette mesi durante i quali, come spiega la relazione tecnica, “i lavori di adeguamento non comporteranno modifiche agli spazi dedicati all’attività sanitaria della struttura e alla sua organizzazione” mentre “durante l’esecuzione delle opere dovrà essere salvaguardata la continuità assistenziale dei diversi reparti interessati eseguendo gli interventi e gli accessi di cantiere prevalentemente dall’esterno”. La relazione tecnica spiega inoltre che per “superare le criticità e conferire un maggior grado di sicurezza sismica alle strutture interessate” saranno realizzati rinforzi in acciaio e calcestruzzo che colleghino le mura portanti dell’edificio.
L’Ausl chiede dunque all’azienda che effettuerà ai lavori di mettere in sicurezza l’edificio senza paralizzare o ostacolare le attività mediche, riducendo i disagi al minimo per le partorienti e i neonati e tutto il personale. L’Ausl stessa prevede che i problemi maggiori, per la natura stessa dei lavori, si avranno con le attività in ambulatorio come ecografie, amniocentesi e villocentesi: tuttavia durante i lavori dovranno essere sempre garantiti “l’accessibilità al reparto di Maternità, il parcheggio delle ambulanze e la sicurezza degli utenti e del personale sanitario”. Dovranno infine essere adottati “tutti i possibili accorgimenti per la limitazione dell’impatto del cantiere sulle attività sanitarie”, tra cui la “riduzione delle vibrazioni trasmesse al fabbricato” e il “controllo della rumorosità e degli agenti inquinanti immessi in ambiente”.
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