Il giudice lo ha assolto ma il datore di lavoro non ha avuto la stessa clemenza nei suoi confronti e lo ha licenziato. Tutto questo perché alla cassa del supermercato dove lavorava aveva evitato di far pagare i pannolini e il latte in polvere ad un giovane padre in difficoltà economiche.
Come spiegano i media locali, i fatti si riferiscono al 2015: un cassiere di 22 anni di un punto vendita di una catena di grande distribuzione di Varese si era mosso a pietà di fronte ad un padre indigente che aveva perso il lavoro e doveva badare a un figlio appena nato. I due si conoscevano di vista e così il cassiere aveva evitato di conteggiare nella spesa pannolini e latte in polvere. Tutto il resto sì ma quei beni di prima sussistenza per il piccolo no. Il tutto per un valore di 30 euro. Scoperto l’ammanco, il supermercato non ha avuto pietà: ha licenziato in tronco il giovane. Ieri l’epilogo giudiziario: il cassiere è stato assolto per la tenuità del fatto con la società ex datrice di lavora che non si è neanche costituita in giudizio visto il valore irrisorio della merce. Il suo legale ha spiegato: “Il mio assistito non era spinto da spirito di lucro o indebito guadagno. Del resto ha già pagato con la perdita del lavoro. E a tutt’oggi non è ancora riuscito a trovare un impiego fisso“.
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