Il tradimento on line? Fa bene alla coppia

Alice Lucchi

Non esiste una sola tipologia di tradimento, quello classico alla Anna Karenina per intenderci. Oggi la realtà virtuale occupa quasi lo stesso spazio nelle nostre vite della realtà  “vera”. On line ormai facciamo ogni cosa: flirtare, corteggiare, sedurre e persino ci innamoriamo.

Ma se si può parlare di sesso e rapporti sentimentali virtuali, si può parlare anche di tradimento virtuale? E il tradimento in chat può essere equiparato ai tradimenti tradizionali? Proviamo a ragionarci. In chat ci si può scambiare frasi piccanti o foto intime, ci si può eccitare fino a raggiungere un godimento altrettanto intenso di quello reale. E passato il momento di eccitazione e sbandamento, si inizia a coltivare un senso di colpa per essersi spinti forse un po’ troppo in là; ci assale il dubbio se confessare il reato al compagno/a o derubricarlo a innocente esperienza ludica priva di ripercussioni sulla vita di coppia.

Il fatto che giochiamo a calcio alla Play non fa di noi dei calciatori, il fatto che postiamo foto su Instagram non fa di noi dei fotografi, quindi anche l’essersi lasciati andare a una chat erotica non fa di noi dei traditori. Sul piano razionale cerchiamo di autoconvincerci di non aver fatto nulla di male, eppure una parte più emotiva e irrazionale di noi ci fa sentire colpevoli, ci porta a considerare queste evasioni come qualcosa di cui vergognarsi.

Vorremmo non aver mai inviato quella foto, non aver scritto quelle frasi ma, alla fine, le cose non sono così catastrofiche come ci appaiono a un primo sguardo. Soprattutto nelle coppie che stanno insieme da molti anni la cosa più salutare sarebbe vivere questi episodi in modo più ludico, condividendo col proprio partner le reciproche esperienze vissute in chat.

Perché no? Aver scambiato qualche frase osè con uno che non abbiamo mai visto e non vedremo mai non ha lo stesso livello di gravità di passare un pomeriggio in motel a fare sesso con un amante, aver mandato una foto in biancheria intima non fa di me Anna Karenina che passa la vita sposata con un uomo ma amandone un altro. Certo, le chat erotiche non devono diventare un’abitudine o, peggio, un’ossessione e sostituire il sesso classico (sennò nella coppia c’è qualche problema serio) ma se rimangono circoscritte a qualche episodio sporadico non vanno demonizzate, anche la coppia più affiatata del mondo ogni tanto ha bisogno di qualche stimolo esterno per tenere viva la fantasia, il fascino del proibito e un pizzico di sana egoistica trasgressione.

Reprimere le proprie pulsioni è sempre la cosa più negativa, e fa più male alla coppia questo censurarsi e autocensurarsi che lasciarsi andare a una chat piccante… Ma se dallo scambio on line si passa a un appuntamento o a una frequentazione ovviamente le cose cambiano… Il gioco fa parte di noi: è meglio sfogare le nostre pulsioni di evasione alla routine in una dimensione virtuale piuttosto che in una stanza d’albergo con il padre medico del compagno di scuola di nostro figlio o col commercialista dell’ufficio di fronte con cui prendiamo svogliatamente il caffè durante la pausa pranzo e che alla fine non ci piace neanche così tanto.

Amici e amiche, se anche a voi è scappata qualche chat osè, se vi siete masturbati davanti a una foto della ragazza con cui stavate flirtando, o vi siete eccitati immaginando di fare sesso con qualcuno al di là dello schermo, non sentitevi in colpa. Forse questi episodi vi hanno evitato di inciampare in situazioni ben più scabrose. Tutti i tradimenti reali si somigliano, ma ogni tradimento virtuale è diverso a modo suo…

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