Prematuri Rimini: la sopravvivenza è del 90%

Gina Ancora, direttrice della Tin di Rimini

Come ogni anno, il 17 novembre è stata celebrata la Giornata mondiale dedicata ai prematuri, una condizione che interessa un bambino ogni dieci nati. L’incidenza della prematurità sta aumentando rapidamente in tutto il mondo: secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, ogni anno circa 15 milioni di neonati nascono più di tre settimane prima. Le complicanze della nascita pretermine sono tra le principali cause di morte nei bambini sotto i cinque anni di età. I neonati pretermine richiedono una intensa assistenza medica con forte coinvolgimento emotivo delle famiglie.

A Rimini venerdì scorso l’associazione La Prima Coccola onlus e i professionisti della Terapia intensiva neonatale, hanno organizzato l’evento “Diamo luce alla prematurità”. Dalle 16,30 l’Arco d’Augusto è stato illuminato di viola alla presenza tra gli altri, del direttore della Tin di Rimini Gina Ancora e delle autorità cittadine. Negli ultimi cinque anni 300 bambini, di peso compreso tra i 325 grammi ed un chilo e mezzo, sono stati trattati alla Tin di Rimini e, di questi, 9 bambini su 10 sono sopravvissuti. La Tin di Rimini ha a disposizione non solo attrezzature all’avanguardia (ventilatori meccanici, termoculle speciali, sistemi di monitoraggio avanzati) per trattare questi “bambini piuma” ma anche professionisti attenti e preparati a prendersi cura di tutta la famiglia. Dietro la diagnosi di prematurità ci sono infatti anche le diagnosi di sofferenza, frustrazione, paura, senso di colpa e di estraniamento della famiglia coinvolta nella nascita di un bambino prematuro.

Foto Maddalena Paszkowska

Se queste condizioni non vengono precocemente identificate ed affrontate possono aumentare il rischio di disturbi emozionali, accademici, comportamentale e disordini da stress post-traumatici nei bambini. La Tin di Rimini ha a questo scopo sposato un nuovo modello di cura basato non sulla malattia ma sulla promozione dello sviluppo e del benessere de bambino e della sua famiglia. E’ in questa direzione che vanno i progetti di costruzione del futuro reparto Tin, con spazi dedicati alla famiglia al suo interno, o i collegamenti tra ospedale e le realtà esterne, come ad esempio il centro per le famiglie del Comune. In questa direzione va anche il progetto di assistenza a domicilio dei bambini dimessi dalla Tin. Lo scopo è quello di sostenere l’allattamento al seno e di favorire il benessere relazionale della famiglia attraverso le visite di una ostetrica e di una psicologa specialista nello sviluppo del bambino. Queste attività sono sostenute dall’associazione La Prima Coccola, finanziate anche attraverso uno sponsor speciale rappresentato dalla ditta Marlù gioielli che ai bambini prematuri ha dedicato una speciale linea di ciondoli.

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