Scuola: al via corsi di pronto soccorso

Imparare l’uso del defibrillatore, la tecnica del massaggio cardiaco e le manovre di disostruzione e antisoffocamento. Già a partire dai banchi di scuola. Cominciando dall’asilo fino alle superiori, per gradi. Da febbraio 2018 si potrà in via sperimentale grazie al progettoPrimo soccorso a scuola”, realizzato dai ministeri dell’Istruzione e della Salute assieme alla Società italiana sistema 118. Presentato nei giorni scorsi, prenderà il via in 13 province: Trieste, Padova, Sondrio, Savona, Macerata, Perugia, Pistoia, Latina, Campobasso, Salerno, Taranto, Vibo Valentia, Sassari.

Gli studenti impareranno a salvare vite umane, riconoscendo le situazioni di pericolo e le circostanze che richiedono l’intervento di un adulto o dell’ambulanza. Due mesi di corsi teorici e pratici coinvolgeranno 4500 alunni, a partire dalle scuole dell’infanzia fino alle superiori e saranno formati anche gli insegnanti e il personale scolastico. Protagonisti gli operatori del 118 e delle associazioni di volontariato. A inizio 2018 sarà realizzato anche un portale specifico. La possibilità facoltativa di insegnare massaggio cardiaco, defibrillazione e le altre tecniche era stata sancita, dopo una petizione con quasi 100mila firme, da un comma del provvedimento sulla cosiddetta “Buona scuola’.

Mario Balzanelli, segretario nazionale della Società italiana sistema 118, ha spiegato all’Ansa: Per la legge dovrebbe esserci una ambulanza ogni 60mila abitanti, ma ci sono zone del Paese in cui siamo molto sotto questo standard. La componente sanitaria del 118 si sta desertificando, c’è un forte depauperamento degli equipaggi, e questo rappresenta una minaccia seria nella qualità dei soccorsi prestati. Ciascun cittadino italiano quando sta per morire all’improvviso merita di ricevere in pochissimi minuti, sanciti dalla legge, un soccorso fornito da un equipaggio in grado di fare una diagnosi e una terapia salvavita, quindi con un medico e un infermiere. È necessario quindi aumentare il personale e i mezzi di soccorso, e fare più formazione e addestramento”.

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