Dissacrante e originale. Un albero di Natale fatto di falli. Una struttura di cartone addobbata con peni artistici. Colorati, con gli strass, modello Arlecchino, dorati e, come vuole la tradizione locale, in mosaico. Tutti turgidi, in erezione. La creazione è di Francesco Montelli, in arte Montellik e la si può ammirare da qualche giorno nell’atelier di via Oriani 32-34 a Ravenna. L’autore ha denominato l’opera “L’Albero del C’è” e la descrive così: “L’albero di Natale che oltre alle palle mostra il simbolo divino più antico del mondo“. Considerate le prime reazioni, dice sulla sua pagina Facebook, “sto Natale del cazzo si sta rivelando il più divertente tra quelli alle spalle”.
La gente infatti si ferma, ammira la vetrina e sorride. Qualcuno chiede informazioni: “Sono passati una decina di ragazzi e ragazze – rende noto Montellik, che si autodefinisce “artista del cazzo” -, hanno visto l’albero e hanno fatto tante ghignate e tante foto. Una ha chiamato un’amica e le ha detto: ‘Non sei voluta venire con noi ma hai perso una cosa fantastica, no, non ti dico cos’è così la prossima volta impari a non voler venire con noi’. I giovani d’oggi sono più avanti dei loro genitori, dei preti e dei politici, gli unici che gli son pari, sono gli artisti… e neanche tutti”. Per non parlare delle forze dell’ordine. Qualche mese fa la municipale ha multato Montelli per aver esposto in vetrina dei falli (l’artista lavora su questo tema da 25 anni): 206 euro per “oltraggio alla pubblica decenza”.
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