Rimini, ex questore nei guai per una multa al figlio

Il figlio, 17enne, guidava l’auto senza patente ed è stato sorpreso a Marina Centro, a Rimini, da un controllo della polizia stradale. Ovviamente è scattata la sanzione ma il padre, Antonio Lauriola, 59 anni ex questore di Pesaro e vicario alla questura di Rimini, avrebbe fatto un passo che non doveva fare: avrebbe fatto pressioni sugli agenti per, come si suol dire, chiudere un occhio. Invece, stando alle accuse, i poliziotti li hanno tenuti tutti e due ben aperti e hanno drizzato le orecchie riferendo il tutto a chi di dovere. Risultato: Lauriola, 59enne originario di Taranto nel frattempo trasferito a Roma (ufficialmente a disposizione del ministero dell’Interno, all’ufficio risorse della polizia) è indagato dalla procura di Rimini per il reato di istigazione o induzione indebita a dare o promettere utilità.

L’ex questore ha ricostruito la vicenda, cominciato lo scorso anno, al quotidiano il Resto del Carlino contestando che il figlio il giorno del controllo è stato multato e solo dopo 24 ore è stata accertata la minore età: “Multano mio figlio minorenne, gli prendono il nome, non s’accertano che è minorenne e dunque non mi chiamano subito – ha detto -. Mi accorgo il giorno dopo, vado al comando, cerco spiegazioni su quella multa sbagliata e chiedo che venga annullata in autotutela. Non ho fatto alcuna pressione”.

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