I pantaloni antistupro: moderna cintura di castità

Immagine dal sito internet del prodotto

Le polemiche sono partite già lo scorso febbraio, quando il prodotto è stato lanciato, ma vengono riproposte in maniera continuativa sulla stampa e nel mondo della rete tuttora, visto il ripetersi ed alternarsi dei terribili fatti di cronaca sulla violenza di genere. Al centro di questo affaire un’azienda tedesca, la Tecos, che ha inventato una linea di abbigliamento “anti-stupro” per le donne. Battezzati col nome di “Safe Shorts”, promossi con lo slogan “Be One Step Ahead!” (siate un passo avanti) questa serie di pantaloncini sportivi è caratterizzata da un lucchetto e una sirena d’allarme che scatta quando il capo viene danneggiato. L’ideatrice degli Safe Shorts, Sandra Seil – atleta appassionata di jogging e maratone – ha spiegato come abbia a lungo pensato ad un indumento protettivo dopo che lei stessa fu vittima di un’aggressione da parte di tre uomini che tentarono di strapparle gli slip, durante uno dei suoi allenamenti. Questo episodio, assieme ai famigerati incidenti di Colonia del capodanno 2015, l’hanno spinta a creare i pantaloncini.

Safe Short offrono tre livelli di protezione contro gli aggressori: sono fatti di materiale molto resistente che rende impossibile togliere l’indumento senza slacciare l’elastico, che però è chiuso da un lucchetto a combinazione; gli shorts sono dotati di una protezione inguinale che impedisce di strapparli nella zona fra le gambe; infine sono dotati di una potente sirena (130 decibel) che si aziona quando rileva che c’è un tentativo di danneggiamento dei pantaloncini. L’allarme può essere inoltre azionato volontariamente, per spaventare gli eventuali potenziali assalitori. Safe Shorts si lavano a 30 gradi e con gli appropriati detergenti. Online li trovate in versione slip e “Laufhose” a 99,9 e a 149 euro, più spedizione.

Seil ha dichiarato alla stampa di essere molto fiera ed orgogliosa di questo progetto. Non tutti però condividono il suo entusiasmo: a troppi/e la soluzione ricorda una moderna cintura di castità. Non certo una soluzione al gravissimo problema, che richiede ben altre misure e che dovrebbe auspicabilmente essere risolto tramite la prevenzione e l’educazione.

Qui il sito internet del prodotto.

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