Carnevale: bambini mascherati da camorristi e da malati

Va bene che ogni scherzo vale, come recita il celebre motto, ma anche a Carnevale bisognerebbe conservare un minimo di intelligenza, raziocinio, buon gusto. Specie se di mezzo ci sono i bambini. I nostri figli che hanno una scelta vastissima per i costumi: non sono più i tempi di Arlecchino e Colmbina, Zorro e l’Ape Maia, L’Uomo Ragno e la principessa. Oggi ci sono travestimenti di tutti i tipi, ispirati ai cartoni animati per lui, per lei e per tutti e due. I negozi specializzati abbondano e se qualcuno dovesse avere qualche richiesta particolare c’è sempre il web. Ci si può sbizzarrire in mille modi eppure (almeno) un paio di genitori l’hanno fatto grossa e hanno permesso ai loro piccoli di indossare maschere che definire diseducative è un eufemismo. Non contenti, hanno fatto girare le immagini sui social ricevendo migliaia di critiche ma strappando anche qualche (incomprensibile) “mi piace”.

Il primo caso riguarda un bambino di sette anni travestito da camorrista che in un video, dice in dialetto napoletano: “Genny Savastà, a Napoli commannamm io e te e sparamm mocc”. Traduzione: “Genny Savastano, a Napoli comandiamo io e te e gli spariamo in bocca”. Il riferimento è un mafioso protagonista della serie tv “Gomorra”, programma che evidentemente ha affascinato il piccolo e i suoi genitori. Ma quel che è peggio, forse, è proprio la circolazione del video: un minore in un video diventato virale in brevissimo tempo. Senza rispetto della riservatezza, senza pudore, senza dignità.

Il secondo caso invece riguarda una foto, che sempre sui social ha trovato molto spazio, riguardante la fato di un bambino mascherato da malato con tanto di vestaglia, flebo e catetere. Un’immagine che ha fatto sobbalzare sulla sedia quanti hanno a che fare con i bambini veramente malati, con la sofferenza reale (ad esempio quella dei reparti di oncoematologia pediatrica). Anche qui c’è veramente da chiedersi che cosa passi per il cervello di un genitore quando acconsente (o suggerisce? chi lo sa) che il figlio si travesta da malato per Carnevale. A confronto quelle mamme che hanno vestito le proprie figlie da Cecilia Rodriguez (sì, da Cecilia Rodriguez, capito bene), tutto sommato, ci fanno un figurone.

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