Non basta amarli, non basta il buon senso. Con i figli bisogna prima di tutto sapere comunicare. Stefano Denna dirige la Roberto Re Leadership School in Emilia-Romagna, ha un’esperienza di oltre trent’anni nel campo della formazione motivazionale e comportamentale e per Mondadori è autore del libro “Genitori Coach”. Il 5 e 6 maggio sarà uno degli speaker del week-end “Genitori in azione”, evento organizzato da Younite, azienda di formazione per adolescenti e famiglie. L’iniziativa è in programma all’Hotel Corallo di Riccione (maggiori informazioni qui), dove Denna parlerà del fatto che, a comunicare bene con i propri figli, si può imparare eccome attraverso tecniche, conoscenze, strumenti.
“Il 90% dei genitori – spiega Denna – replica, quando è sotto stress, gli stessi modelli comportamentali dei propri genitori. Se aggiungiamo il fatto che in Italia, nelle scuole come nel mondo del lavoro, prevale ancora oggi un concetto militaresco nel quale uno comanda e gli altri eseguono, capiamo perché anche in famiglia è considerato bravo il figlio che non dà problemi perché rispetta le regole magari perché ricattato o sotto minaccia“.
Al contrario, un “genitore coach” è un genitore che si prende a cuore la realizzazione personale dei propri figli a partire da loro, non dai propri modelli di riferimento: “Un vero genitore coach è quello che a sua volta, nel quotidiano, tende alla propria felicità e al proprio soddisfacimento“. Insomma, l’autorevolezza è spesso confusa con l’autorità: “Oggi i genitori cercano la frase ad effetto, la pillolina magica per risolvere i conflitti. Che sono invece sani e, soprattutto in adolescenza, evidenziano il fatto che i figli vogliono esprimersi ed emergere con la propria individualità”.
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