E’ semplice, sicuro, efficace, affidabile. Si chiama test del Dna fetale o G-test, un metodo di indagine prenatale, rivolto alle donne in gravidanza, che rispetto ad altri esami ha l’indubbio vantaggio di non essere invasivo: infatti si effettua tramite un semplice prelievo del sangue materno. Ne consegue che i rischi di aborto sono nulli. Il G-test, ora disponibile nel Poliambulatorio Physiomedica di Faenza, consente di valutare lo stato di salute del bambino e analizzarne eventuali alterazioni cromosomiche mentre è ancora in pancia della madre.

Il test, che in Italia viene eseguito solamente nei laboratori altamente specializzati di Bioscience Genomics di Roma o Milano a cui si rivolge il Poliambulatorio Physiomedica, ha la caratteristica di poter essere effettuato molto precocemente: già a partire dalla decima settimana di gestazione si possono ricercare le eventuali anomalie cromosomiche. In particolare ha un’altissima percentuale di sensibilità per lo screening della Trisomia 21 o sindrome di Down (99,17%), della Trisomia 18 o sindrome di Edwards (98,24%), della Trisomia 13 o sindrome di Patau (100%) e la minor percentuale di falsi positivi (0,05% e 0,04%) tra i test su DNA fetale oggi in commercio. In particolare, se il test indica che un feto non è affetto da una delle tre sindromi, la valutazione è corretta quasi al 100%. Un vantaggio notevole che, in caso di risultato di basso rischio, evita alla madre ulteriori e rischiose indagini come amniocentesi e villocentesi.

Il test permette di scoprire anche altre trisomie (patologie cioè caratterizzate dalla presenza di un cromosoma in più rispetto alla coppia presente nel corredo cromosomico di un individuo normale) la Trisomia 22, la Trisomia 16 e la Trisomia 9 e le anomalie dei cromosomi sessuali come la Sindrome di Turner (45,X) e la Sindrome XXX per le femmine, la Sindrome di Klinefelter (XXY) e la Sindrome di Jacobs (XYY) per i maschi.

Infine il G-test individua altre anomalie cromosomiche denominate sindromi da delezione: la Sindrome Cri du Chat, la Sindrome da delezione 2q33.1, la Sindrome da delezione 16p12, la Sindrome da delezione 1p36, la Sindrome di Jacobsen, le Sindromi di PraderWilli e di Angelman, la Sindrome di Di George 2, la Sindrome di Van Der Woude. Si tratta di patologie rare caratterizzate da gravi ritardi psicomotori e mentali, ritardo nella crescita, disabilità intellettiva, microcefalia, dimorfismi facciali, cardiomiopatie, labio-palatoschisi, deformità del cranio, obesità, difficoltà respiratorie, ipogonadismo.

Informazioni e contatti: Poliambulatorio Physiomedica Faenza, via Malpigi n. 150. Tel. 0546622031