E’ andata dal suo datore di lavoro piena di incognite, aspettandosi di tutto. Perché la fatidica frase “sono incinta” quando non scatena reazioni di stampo ottocentesco, come minimo provoca una serie di conseguenze burocratiche e legali che accompagnano ‘dolcemente’ la futura mamma alla porta. E invece niente di tutto ciò: né una sgarbata reazione ‘padronale’ né una formale e asettica procedura con cui troppe imprese si sbarazzano legalmente delle donne con figli. Anzi, il titolare della Cpi-Eng di Trieste, azienda di ingegneria e progettazione meccanica, ha fatto esattamente il contrario: ha proposto a Delia Barzotti un contratto a tempo indeterminato. La donna non ci voleva credere e la sua vicenda ha così dell’incredibile che è stata raccontata dal quotidiano la Repubblica.
Sì, si tratta esattamente di una gravidanza premiata dall’azienda grazie alla sensibilità del titolare, Christian Bracich: “L’azienda è fatta di persone, non di numeri. E’ questa la nostra filosofia – spiega a Repubblica -. Il lavoro è come una famiglia, bisogna trovare il modo per non far andare via le persone”. Delia quindi ha uno stipendio pieno col quale paga uno spazio di coworking con area bimbi e educatrice a disposizione. In più, naturalmente, orari di lavoro flessibili per conciliare gli impegni professionali con la maternità: “L’ho chiesto io. Mi bastano un computer e un telefono”, ha detto la neomamma. Poi Ludovica, la bambina, fra qualche mese andrà all’asilo nido.
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