
“Voglio esprimere tutta la mia rabbia verso chi ha sempre sottovalutato questo problema, verso chi poteva evitare questa ulteriore tragedia. Qualche mese fa eravamo ad un passo dall’approvazione di un emendamento che avrebbe reso obbligatori i sistemi anti abbandono in auto, quel provvedimento fu stralciato dalla manovra di bilancio per estraneità della materia”.
Dopo l’ennesima tragedia, quella di un padre che nei giorni scorsi a Pisa ha dimenticato per ore la figlia di un anno in auto provocandone la morte, Andrea Albanese sbotta. Anche lui ha perso un bambino nelle stesse circostanze, anche lui è stato vittima di una dimenticanza fatale. Per questo ha fondato il gruppo Facebook “Mai più morti come Luca” con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica su queste vicende e provare a trovare una soluzione per evitare altri lutti.
“La politica è estranea dai problemi reali, dalla tutela della vita, dai problemi delle famiglie, e questi sono i risultati – scrive nel suo gruppo Albanese che nel 2013 aveva dimenticato Luca, 2 anni, in auto alla periferia di Piacenza -. Era un provvedimento a costo zero, estraneo alla materia”.
Albanese, che è stato assolto grazie a una perizia psichiatrica che lo giudicò quel giorno “incapace di intendere e di volere” poiché colpito da “amnesia dissociativa”, conclude così il suo intervento: “Sono incazzato nero, ogni anno la storia si ripete, sono tragedie evitabili e nessuno fa nulla! Ho cercato in ogni modo di svegliare la politica su questo argomento, non c’è stato nulla da fare. La vita dei bambini non conta nulla per loro“.
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