“La Borgata che danza”, conosciuta a Bellaria Igea Marina anche come “Festa della Borgata”, è un festival dedicato alle antiche forme di musica popolare, in particolare quelle tramandate attraverso i modi della comunicazione orale e visiva senza l’ausilio della scrittura. Il Festival si propone di riscoprirne il significato nei contesti attuali, chiamando a confronto realtà emiliano-romagnole impegnate nello studio, nella pratica e nella valorizzazione dei repertori musicali e coreutici tradizionali locali, o di altre culture presenti nella regione. La manifestazione si tiene nel nucleo storico della “Borgata Vecchia” di Bellaria, nelle vie Ionio e Romea. Il Festival, infatti, coinvolge spazi domestici, cortili interni e la storica via Romea (via consolare Popilia-Annia, 132 a.C.), che per l’occasione si trasformano in osterie, dove le famiglie del posto cucinano cibi tradizionali mentre gruppi di suonatori improvvisano canti e balli.
I momenti principali del festival
Tradizioni a Scuola: il 15 maggio si è tenuto Giovani in… Folk!!! , una rassegna rivolta alle giovani generazioni; vi partecipano scolaresche provenienti da varie parti d’Italia che danno vita a performance e interscambi didattici, nei quali ognuno racconta le tradizioni musicali e coreutiche del proprio territorio e il modo in cui le ha studiate.
Il secondo appuntamento con il mondo della scuola è con lo spettacolo “Semino passi, raccolgo danze”, (domenica 20 maggio, ore 19) realizzato dalla Scuola Primaria “Giosuè Carducci”, il plesso scolastico della Borgata Vecchia da sempre attivo al Festival con contributi originali.
Tràdere propone incontri aperti a confronti e riflessioni sul folk contemporaneo nei suoi molteplici aspetti, in particolare i processi culturali di trasmissione delle tradizioni nei nuovi contesti, i fenomeni della riproposta/invenzione delle tradizioni popolari, la rappresentazione e trasformazione delle identità e delle culture locali, il lavoro di ricerca, le fonti documentarie, la didattica.
- Incontri: Il primo appuntamento (18 maggio, ore 21,15) è con “Note di viaggio….”, una conversazione di parole e musica con Valentino Tucci sulla musica tradizionale scozzese e i suoi punti di contatto con quella dell’Emilia-Romagna. Il secondo appuntamento (20 maggio, ore 17,30) è con “Il Gruppo Emiliano si racconta”, libera conversazione con uno dei gruppi di musica popolare più “antichi” e interessanti del panorama regionale.
- Laboratori: quest’anno saranno attivi quattro laboratori, “Ceilidh music” (19 e 20 maggio), corso pratico introduttivo – in tre sessioni indipendenti – al violino scozzese, condotto da Valentino Tucci (iscrizione obbligatoria tel. 0541 343746); “Da un pugno di terra ad un uccellino fischiettante” (19 e 20 maggio), laboratorio per grandi e piccini per la creazione di un piccolo fischietto artistico popolare, curato da Anna e Maurizio Moretti; “I cori d’osteria nelle montagne piacentine” (20 maggio ore 11), esercitazione di canto con il gruppo spontaneo Gli Amici delle Valli; infine “Primipassi con le danze tradizionali siciliane” (19 maggio ore 17,30) condotto dal gruppo Shekelesh.
Voci del dialetto, la sezione dedicata alle parlate dialettali (20 maggio, ore 18,30) propone un incontro con Adriano Barberini, pescatore di Bellaria, che presenta il suo ultimo libro “Us fa par dói. (Si fa per dire). 100 detti popolari nel dialetto bellariese e igeano”; Adriano eseguirà anche canti della tradizione marinara locale accompagnato dall’Uva Grisa.
L’Inserenata (19 maggio, dopo la mezzanotte) concerto notturno dedicato al canto, all’ascolto puro della voce a cui partecipano tutti i cantori dei gruppi presenti.
Balloinpiazza e Girotondo (19 e 20 maggio) sono rassegne dedicate al ballo e alla musica di strada; la prima si tiene nell’antica via Romea, lo spazio più adatto per danzare; la seconda si svolge in forma itinerante nelle osterie e lungo le strade del Borgo. A questa edizione partecipano i gruppi: L’Uva Grisa, Dal Vangelo Secondo (Romagna); Shekelesh ( Sicilia-Romagna); Trio Iftode (Romania-Romagna); Organetti di Montalto (Marche-Romagna). Gru ppo Emiliano, I Musetta e Gli amici delle Valli piacentine, Lame da barba (Emilia). Vagatrìo( Campania-Marche). Duo Francesco Cavuoto e Cesare Groccia (Puglia-Calabria- Romagna).
Inmostra (19 e 20 maggio) la sezione espositiva, presenta:
“Fischietti artistici, ocarine di Budrio ed altri strumenti a fiato della tradizione popolare”, una mostra realizzata da Anna e Maurizio Moretti. “Parole per Iole. Sentieri espressivi – Storie in circolo”, un allestimento curato dai bambini delle classi 1A e 1B della Scuola Primaria “Tre Ponti”.
Borgosteria, (19 e 20 maggio, dalle 19 alle 23) riguarda i momenti conviviali e la gastronomia del Festival: è l’invito a bisbocciare in allegria, a bere e mangiare cibi tradizionali nel fragore delle cantate e delle suonate. Nei cortili e nelle strade saranno allestite per l’occasione le osterie “da Magnùl”, “da Guiròin”, “da Marascòun”, a cura del Comitato Borgatavecchia; l’osteria“La Speranza” a cura del gruppo “Agl’Azdàori ‘dla Burgàeda”; inoltre il ristorantino della Borgata Vecchia “Fabrica Cocktails e Cucina” presenterà un menù speciale.
Presso il Punto informativo del Festival (19 e 20 maggio, dalle 18 alle 24) sono disponibili cd, editoria ed altri materiali prodotti dai gruppi partecipanti.
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