Tre settimane fa le è stato diagnosticato il diabete di tipo 1, che l’ha resa insulina-dipendente. Ma le maestre della scuola dell’infanzia che frequenta a Cervia non si sono rese disponibili a somministragliela. E la bimba, quattro anni, come riporta oggi Il Corriere di Romagna è costretta a rimanere a casa.
Il padre ha parlato di una vera e propria discriminazione: “Il meccanismo è semplicissimo. Pur non avendo alcune esperienza passata, anche io sono stato immediatamente in grado di effettuare l’iniezione”.
La risposta che la scuola ha dato alla famiglia è questa: i genitori, tre o quattro volte al giorno, possono raggiungere la figlia per farle l’insulina. Soluzione poco praticabile, visto che la mamma e il papà lavorano. L’idea di trasferire la bimba in una scuola in grado di seguirla, invece, per la famiglia non è praticabile: “Non vogliamo che nostra figlia viva ulteriori traumi, oltre a quello della malattia”.
Il protocollo firmato nel 2014 dal Miur dell’Emilia-Romagna e dall’Asl Romagna impegna le istituzioni scolastiche a gestire i casi di diabete: “Indispensabile che tutto il personale scolastico che può essere chiamato a intervenire su un bambino con diabete conosca il diabete di tipo 1, quali sono i rischi e gli accorgimenti per prevenirli, quali sono le procedure da attuare in caso di eventuale, seppur remota, emergenza”.
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