Bimba morì su un gonfiabile: 3 anni ai responsabili

I responsabili del parco divertimenti non avevano ancorato correttamente il castello gonfiabile a terra e avevano ignorato l’allerta meteo. Così una forte raffica di vento lo ha sradicato e ha preso il volo, sbalzato via per circa 300 metri, giù da una collinetta. Una bambina di 7 anni, che era sopra al gioco in quel momento, è morta a causa delle gravi ferite riportate: il gonfiabile è finito contro un albero. Adesso una sentenza ha accertato le responsabilità dei gestori.

L’incidente si è verificato nel marzo 2016 in Inghilterra, nell’Essex, nel parco divertimenti Harlow Town Park, già teatro di un’altra vicenda simile (ma con esiti molto meno drammatici) nel maggio 2015: allora un gonfiabile crollò e diversi bambini rimasero feriti.

Per la morte della piccola pagheranno Shelby Thurston, 26 anni e William Thurston, 29, moglie e marito, gestori della struttura divertimenti di Harlow: i due dovranno scontare una pena detentiva di tre anni per la loro negligenza. La piccola, Summer Grant, morì davanti ai genitori che assistettero, dunque, impotenti alla tragedia. Il padre vide il gonfiabile slegarsi e urlò disperatamente: “Mia figlia è là sopra”. I soccorsi furono tempestivi ma inutili.

Dopo la sentenza, il padre della piccola ha dichiarato ai media britannici: “Non avrei mai immaginato che mia figlia potesse morire in un castello gonfiabile mentre si divertiva. Quando Summer è morta, sono morto anche io”. Il genitore si è anche detto “sconcertato” che in un parco con gonfiabili i gestori non avessero adeguata strumentazione per misurare la forza del vento: “Mi hanno detto che uno strumento del genere sarebbe costato 100 sterline”. Adesso l’uomo si batte per la sicurezza di questo tipo di parchi, affinché tragedie del genere non avvengano mai più. La madre, invece, soffre di attacchi di panico e di depressione dal giorno della morte della figlia.

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