Sono in genere molto bravi e molto brave a scuola: “Pagelle con tutti otto, nove e dieci”. Ma soprattutto, attraverso la scrittura, possono riflettere e lavorare su se stessi per riprogettare la propria vita. Da circa un anno i ragazzi e le ragazze ricoverati nella Neuropsichiatria infantile del Sant’Orsola di Bologna per disturbi del comportamento alimentare sono impegnati nella realizzazione di un ‘giornale di corsia’ che si chiama DCAmolo (diciamolo).
Un progetto sostenuto dall’associazione Fanep e che Emilio Franzoni, direttore del reparto, ha subito visto di buon occhio: “Per intraprendere la strada della guarigione bisogna riuscire a mettere insieme mente e corpo. E per la mente le attività creative e di concentrazione sono utilissime. Qui al Gozzadini abbiamo anche quella che è stata la prima scuola in ospedale in Italia (abbiamo realizzato un servizio anche noi, ndr): un valido supporto anche a tutte le attività laboratoriali come quella del giornale”.
Ogni volta che il notiziario viene redatto, c’è un responsabile che coordina gli altri, avvallando i contenuti controllati anche dagli adulti: “All’incirca una volta il mese il giornale viene stampato e distribuito in ospedale e nelle varie manifestazioni, come la cena di Fanep in programma il 4 luglio”. Quanto all’entusiasmo dei ragazzi e delle ragazze ricoverati, si va a momenti: “Parlare di entusiasmo quando trattiamo i disturbi del comportamento alimentare non è facile. Qui si resta anche per diversi mesi e i momenti positivi si alternano costantemente a quelli negativi”.
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