Si alza, in Emilia-Romagna, l’età delle donne che possono tentare la fecondazione assistita nel servizio pubblico. E raddoppiano i tentativi possibili.
Nel primo caso si passa da 43 a 46 anni, nel secondo da tre a sei tentativi. Ma cambia, scrive La Repubblica, anche un’altra questione: se finora ci si poteva sottoporre alla procreazione assistita di secondo livello solo in regime di day hospital, da settembre sarà possibile accedere anche in regime ambulatoriale.
Molte più donne, insomma, potranno sperare in una gravidanza.
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