Mentre in Parlamento maggioranza e opposizione si danno battaglia a suon di emendamenti sulla validità delle autocertificazioni delle vaccinazioni obbligatorie, i carabinieri del Nas hanno cominciato a verificare a tappeto le autocertificazioni stesse. A ieri i controlli a campione, eseguiti in Romagna e in Emilia come in tutta Italia, sono stati 2.800: 15 documenti sono risultati falsi dopo il riscontro con le Asl. I genitori dei bambini sono stati segnalati all’autorità giudiziaria per falso in atto pubblico commesso da privato.
Quanto alla possibilità di presentare l’autocertificazione per l’iscrizione nei vari istituti, si sta ancora dibattendo se prorogarla fino al 10 marzo 2019, abolirla (come vorrebbe l’opposizione con in testa l’ex ministro Beatrice Lorenzin) o “altro”. Nel giro delle ultime 48 ore emendamenti vari hanno cambiato più volte le carte in tavola con il ministro della Salute Giulia Grillo che per prima non si raccapezza in questo caos e che ha auspicato “che il Parlamento riesca a individuare, grazie al lavoro della maggioranza e dei relatori, una soluzione equilibrata”.
Il presidente dell’associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, spiega all’Ansa: “Questa è una fase in cui serve certezza del diritto, sgomberare il campo dalla confusione. Riteniamo poi che il termine del 10 marzo per mettersi in regola con le certificazioni vaccinali sia eccessivo”.
“La maggior parte del genitori ha, infatti, già vaccinato i propri figli e consegnato tutti i documenti. Perché arrivare al 10 marzo? Dicembre sarebbe più che sufficiente – continua Giannelli -,Inoltre tenendo conto che i termini per le iscrizioni all’anno scolastico 2019-20 sono fissati a gennaio 2019, con obbligo di consegnare la certificazione vaccinale per l’anno in questione entro il 10 luglio, la regolarizzazione del 2018-2019 andrebbe ad accavallarsi con la procedura di iscrizione dell’anno successivo”.
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