Che pasticcio: la mamma non paga le rette della mensa scolastica e la bimba a 9 anni si trova con nome e cognome (evidenziati in grassetto) sul sito del Comune. Additata come morosa. In barba al rispetto della privacy e alla tutela dei minori. Succede a Roma, alla Garbatella.
Alla bambina, figlia di una coppia nigeriana, il Campidoglio, contesta 730 euro di bollettini non saldati della mensa scolastica della scuola elementare Raimondi. Nove rate da 80 euro ciascuno più gli interessi. E lo fa nella maniera peggiore possibile: pubblicamente. Una gaffe che accomuna il Comune, guidato dai Cinque stelle, e il municipio di quartiere, l’ottavo, a maggioranza di centrosinistra. Se la madre della bambina non pagherà entro 60 giorni, specifica il sito “si procederà alla riscossione coattiva”. Come spiegano i media locali, il documento probabilmente è finito sull’albo online del Comune perché la mamma a oggi è irreperibile. La residenza annotata all’anagrafe difatti è fittizia: la coppia risulta senza fissa dimora. Per questi casi, come prevede una delibera comunale, “ogni notificazione nei confronti dei residenti senza dimora sarà sostituita dalla pubblicazione presso l’Albo pretorio di Roma”. Inspiegabilmente però sono apparsi anche nome e cognome della bambina.
In questo articolo ci sono 0 commenti
Commenta