Cristina ha sofferto sin dall’adolescenza e prima di scoprire di avere l’endometriosi nel 2013 si è sentita abbandonata. “Tanto stanno tutte male durante le mestruazioni”, si sentiva dire dai medici e quando i dolori hanno cominciato a intensificarsi, non riusciva più a sopportare l’idea che questo fosse normale e dipendesse da un suo problema psicologico. Esattamente come Loredana, Claudia, Vanessa e tante altre donne affette da endometriosi, che si sono sentite dire “sei stressata! Hai la soglia del dolore troppo bassa! Hai bisogno di uno psicologo!”. Invece gli anni sono passati, a volte anche più di dieci, prima di ricevere una diagnosi, perché l’endometriosi è una malattia cronica che non si vede, subdola, di cui non si conoscono le cause e non esistono cure definitive, né percorsi medici di prevenzione.Ne sa qualcosa Annalisa Frassineti che a 20 anni si è trovata sola a lottare contro tutti per avere una diagnosi, ha versato molte lacrime, è stata sottoposta a visite e interventi traumatici e ha dovuto tirar fuori tanta grinta per non perdere la fiducia in se stessa. Oggi è Presidente di A.P.E. Onlus (Associazione Progetto Endometriosi), un gruppo di donne con storie di endometriosi vissute in prima persona, che si basa sul reciproco sostegno e conforto, che tanti passi ha fatto in 13 anni per aiutare ad affrontare la malattia e sensibilizzare, organizzando incontri di sostegno, conferenze pubbliche, convegni, tavoli informativi e formazione nelle scuole grazie a gruppi di volontarie in tutto il territorio nazionale. La campagna informativa ComprendENDO si rivolge alle giovani donne delle ultime classi delle scuole medie superiori, alle quali si dedicano importanti momenti formativi alla presenza di figure specializzate quali il ginecologo e lo psicologo.
Sabato scorso la presidente Annalisa Frassineti e le volontarie Annalisa Galante, Barbara Amoroso, Valentina Tosi del Gruppo di Forlì-Cesena-Ravenna dell’ A.P.E. Onlus sono state all’Istituto Tecnico Economico “R. Serra” e all’Istituto Tecnico Geometri “Leonardo da Vinci” di Cesena per incontrare le studentesse delle IV e V classi e parlare del progetto “COMPREND-ENDO”. Sono intervenute all’incontro la Silvia Sansavini, ginecologa e Laura Letizia, psicologa e psicoterapeuta, che hanno spiegato alle giovani partecipanti in cosa consiste l’endometriosi, sia dal punto di vista medico che nei suoi risvolti psicologici, affrontando anche il tema dell’importanza dell’informazione quale arma di prevenzione.
Per molti, infatti, è una perfetta sconosciuta, spesso anche per il personale sanitario, eppure colpisce in Italia 3 milioni di donne e nel mondo ben 150 milioni. L’endometriosi sconvolge la vita, provoca sofferenza e paura. Sofferenza perché può occludere le tube, creare aderenze, distorcere gli organi riproduttivi; provocare dolori forti durante il ciclo e l’ovulazione, dolori durante o dopo i rapporti sessuali, dolore pelvico cronico, cistiti ricorrenti, perdite intermestruali, colon irritabile. Paura, perché forse si dovranno subire numerosi interventi. Informare in questo caso è prevenire e intervenire in tempo.
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