Dove finiscono i sogni e i progetti quando ci si ammala di tumore e il tempo, tutto d’un tratto, sembra fermarsi? “Nel cuore”, ha risposto Jessica Vitali venerdì scorso ai Musei San Domenico di Forlì durante la presentazione del libro “Sentieri di parole” nato dal laboratorio di scrittura che l’Irst di Meldola organizza con i pazienti oncologici.
Jessica si è fatta portavoce di tutto il suo gruppo, quello che insieme alla psico-oncologa Tatiana Bertelli ha utilizzato il mezzo della scrittura per buttare fuori emozioni, condividere sofferenze, analizzare il trauma e prendere le distanze dalla malattia, isolandola da quello che si è, che si era e che si sta diventando.
“Io, per esempio, quando mi hanno comunicato la diagnosi ero in un periodo nel quale avevo deciso di migliorare le mie abitudini di vita per provare a cercare un figlio”, ha raccontato Jessica, che ha anche spiegato come il suo gruppo si sia definito “I temperamatite”: “Il temperino è il cancro, le matite colorate siamo noi, anime belle che provano ad affrontare il tumore”.
Molta ironia, Jessica, l’ha dimostrata quando ha parlato dei capelli che cadono, un tema molto presente nel libro: “Non mi sono lasciata sopraffare. Ho preferito andarmeli a rasare prima di iniziare a perderli. Certi aspetti, alla fine, tocca prenderli con leggerezza”. Tra i cambiamenti più forti dettati dal cancro, la ridefinizione delle priorità: “In questo rimescolamento di valori, si impara che la prima cosa che conta è alzarsi la mattina e affrontare la vita con il sorriso”.
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