Una maestra di una scuola dell’infanzia statale di Imola è finita agli arresti domiciliari con le accuse di lesioni personali aggravate e maltrattamenti su minori aggravati dall’odio razziale e dal fatto di essere stati commessi in un istituto di formazione.
Come riportano i quotidiani locali, la 55enne agiva violenza fisiche e verbali dal 2015. Tra le frasi a sfondo razzista intercettate, spiccano “Dal Marocco, dalla Tunisia, dall’Algeria… Venite qui a fare… delle idiozie!” e “Se i tuoi genitori facevano un po’ di scuola erano molto più intelligenti invece di trattarti così… ti riducono come una larva, che non hai voglia di fare niente! Solo disturbare la quiete pubblica, fortuna che c’è la polizia! Al loro Paese!”.
Già nel 2016 alcuni genitori avevano segnalato i comportamenti della maestra ma l’allarme non aveva dato seguito. Nel luglio di quest’anno alcune famiglie si sono rivolte alla polizia, che ha poi installato le telecamere.
Telecamere che, solo il mese scorso, hanno filmato strattoni, schiaffi, colpi “simili a quelli di karate” e registrato insulti come “stupido, imbecille, str…a, deficiente, disgraziato, cretino, idiota e scemo”.
Comportamenti che secondo il pm potrebbero avere “un potenziale effetto devastante sullo sviluppo psicofisico dei minori”.
“Notizie di questo genere lasciano letteralmente sgomenti per l’assoluta gravità delle accuse rivolte all’indirizzo di chi dovrebbe, invece, occuparsi del sereno inserimento educativo dei piccoli alunni nel sistema scolastico e più in generale all’iniziale interazione con la società”, ha commentato l’assessore alla Scuola del Comune di Imola, Claudio Resta.
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