“Questa è la strada che ci ha aperto Francesca. Ed è la direzione che deve spingerci ad andare avanti”. Sono le parole di Roberta Zoli, la mamma di Solarolo che nemmeno due anni fa ha perso la sua bimba di tre anni affetta dalla sindrome da delezione 1p36. Da quel momento, Roberta non ha smesso un attimo di impegnarsi in progetti a favore dell’inclusione. L’ultimo in ordine di tempo è il libro “Il Principe Felice in CAA” (homelessbook) che ha scritto ispirandosi alle richieste della mamma di un ragazzo con la stessa malattia di Francesca, che lamentava la scarsità di testi scritti con la comunicazione aumentativa e alternativa: “Non ci ho pensato due volte. Ho preso la novella di Oscar Wilde che tanto avevo amato da ragazzina e ho provato a semplificarla, pensando a un pubblico di adulti ma anche di ragazzi e bambini”.

Il libro, illustrato da Vania Bellosi, verrà presentato sabato 23 febbraio all’Oratorio dell’Annunziata di Solarolo durante l’evento “Musica E”, un concerto di beneficenza della scuola Malerbi di Lugo che riprende l’opera di sensibilizzazione della Giornata mondiale sull’epilessia: “Siamo alla seconda edizione. L’idea è nata quando, dopo avere avuto la diagnosi della malattia di mia figlia, scoprii una ricerca dove si evidenziavano i benefici, sui bambini come lei, della musica di Mozart. Siccome i miei nipoti suonano la chitarra e il violoncello alla Malerbi, ho pensato subito a un coinvolgimento della loro scuola”.

Durante il concerto, si raccoglieranno anche fondi per i tanti progetti di Roberta: i libri per la biblioteca, i giochi e le attività inclusive nel parco Luca Conti. Nel frattempo. Roberta con la CAA ci ha preso gusto: “La parte più difficile è stata quella di rendere i dialoghi i più semplici possibile. Ma mi sono divertita moltissimo. Ho già per le mani le novelle del Decamerone di Boccaccio e quelle di Verga. Sono laureata in Storia e sono un’ex libraia. Così riprendo anche le mie passioni originarie”.