Piccole società sportive che arrancano, sponsorizzazioni che latitano, rimborsi alle famiglie difficili da erogare. Il tema dello sport dei bambini e dei ragazzi, che oltre alla scuola, nei mesi scorsi, hanno visto sparire dalle loro vite allenamenti, gare e partite, è più che mai attuale. E lo è, al di là degli aspetti economici, a livello sociale ed educativo.
A trattare l’argomento è, da Ravenna, è lo psicologo dell’Asl Gianluca Farfaneti che parla, soprattutto, in qualità di padre di tre figli: “Il più grande fa basket, i più piccoli calcio. Siamo ad agosto ma di risposte chiare, in vista di settembre e della ripartenza, non ce ne sono. Non è certo colpa delle società, qui mi sembrano che manchino indicazioni certe dall’alto. Al pari della scuola, sono convinto che l’argomento sport sia stato del tutto dimenticato. Forse non ci si rende realmente conto della sua importanza”.
Per Farfaneti è bene ricordare quanto lo sport faccia rima con socialità, condivisione del gruppo e delle regole, crescita: “Sono aspetti fondamentali per lo sviluppo dei nostri bambini e ragazzi, senza contare che per alcuni di loro lo sport è l’unica occasione, oltre alla scuola, per sperimentarli. Fa davvero tristezza non sapere nulla rispetto a settembre, così come vedere dirigenti e allenatori in preda alla precarietà più totale. Noi genitori riceviamo mail e messaggi in cui le società si scusano per non essere ancora in grado di dirci che cosa succederà. Per carità, le priorità fino a oggi sono state altre. Ma credo davvero sia arrivato il momento di sapere se i nostri figli potranno tornare a fare sport, quando e in che modo”.
Anche se si parla di bonus e di forme di aiuto economico, per Farfaneti non è l’unica cosa che conta: “Non per tutte le famiglie è facile fare in modo che i figli si incontrano al parco a tirare due calci o al campo da basket a giocare. Qui c’è bisogno di tornare ad avere i propri impegni sportivi, a livello educativo è qualcosa di irrinunciabile. A rischio, credo, c’è anche la motivazione di molti. Non dimentichiamo che lo sport non è solo competizione e agonismo: per la maggior parte dei bambini e dei ragazzi è soprattutto un modo per stare insieme. Se la socialità viene meno, anche la passione sportiva può facilmente scemare”.
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