In giugno e luglio, in Emilia-Romagna, la riapertura dei centri estivi non è stata accompagnata dai temuti episodi di epidemie da Covid-19. A dirlo è il monitoraggio, aggiornato a dieci giorni fa, della Regione.
“I casi registrati intercettati dal servizio di sanità pubblica – recita il rapporto – sono isolati, con singoli operatori che si positivizzano e conseguente attività di sorveglianza del gruppo: solo in poche occasioni è stato necessario chiudere il gruppo scuola per mancata garanzie delle distanze e delle protezioni previste”.
Per quanto la Regione sottolinei come solo meno del 20% degli enti gestori dei centri estivi e meno del 50% dei pediatri di libera scelta abbiano inviato i dati nei mesi in questione, i numeri raccolti vengono definiti tranquillizzanti: “In alcuni casi gli enti gestori hanno deciso autonomamente di chiudere il gruppo/centro estivo pur in assenza di una indicazione della sanità pubblica. In due casi di bambini positivi, poi, questi non risultano essere stati contagiati al centro estivo ma a casa, da un adulto convivente.
La situazione, dicono da Bologna, potrebbe cambiare nei mesi autunnali: “Necessario, quindi, mantenere una vigile cautela nella gestione dei casi di acuzie nei bambini che frequentano le comunità educative e proseguire l’attività di monitoraggio tramite tampone, di concerto con i servizi di sanità pubblica locale”.
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