Senza filastrocche, non si vive. Le filastrocche mettono ordine. Arrivano dirette. Sono adatte a tutti. Dopo averne scritte 1900, Massimiliano Maiucchi, romano, 52 anni, clown e giocoliere ma anche scrittore e cantastorie, è convinto che non smetterà mai di inventarne, musicarne, interpretarne. Insieme al collega Vittorio Marino, è in viaggio in queste ore in direzione Faenza, dove parteciperà al Festival Comunità Educante che la cooperativa Kaleidos ha in programma fino al 18 ottobre.
“Sono trent’anni che lavoro con i bambini, ho percorso un po’ tutte le strade ma devo dire che la filastrocca resta la mia via prediletta, anche perché può diventare gioco, laboratorio, teatro, canzone. In generale, i più piccoli mi costringono a rimanere un po’ bambino o comunque a coltivare quel lato di me che viaggia in parallelo al mio essere adulto. Di anni, in effetti, me ne sento otto“.
“Viva la rima che arriva per prima” è una delle frasi preferite dall’artista, che in tanti anni di lavoro ha visto cambiare i bambini ma allo stesso tempo ne ha continuato a intravedere l’essenza: “Sono sempre quelli che si alzano la mattina con la voglia di inventarsi la vita e di sorprendersi. La loro emozione, in questo senso, continuo a coglierla. Poi è chiaro che viviamo in un mondo veloce che sta un po’ rubando loro il tempo della crescita. Quando ero piccolo io, avevamo una capacità più grande di vivere la noia, tempi più lunghi per la libertà, la sperimentazione, l’attenzione. Ma io confido che la velocità di oggi possa essere anche una rapidità di apprendimento, che ci siano lati positivi anche in tutta questa fretta. Alla fine, i bambini sono quello che noi offriamo loro. Molto, insomma, sta in quello che i grandi sono in grado di dare e proporre”.
Maiucchi, insieme a Marino, sarà in scena domani 15 ottobre alle 10, al Cinema Sarti di via Scaletta, con “Le avventure di chissàchilosà e del mago rubafiabe”, spettacolo che i due replicheranno venerdì 16 ottobre alle 17 nel cortile dell’housing sociale di via Fornarina 10/12/14. i 115/3. Da solo, invece, venerdì 16 ottobre alle 10, al teatro parrocchiale di San Marco (via Puccini 6) porterà in scena il suo primo libro, “Il bruco sognatore”, autoprodotto e giunto alla settima ristampa.
Se non avesse fatto il mestiere che fa, Maiucchi avrebbe fatto mercatini di oggetti vecchi: “Mi piace fermare il tempo”.
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