Nata a Rimini il 20 luglio con l’atresia bilaterale. Operata a Bologna, è stato deciso di intervenire nella notte fra venerdì e sabato, il prima possibile. Ed è stato un successo
BOLOGNA – Nata la mattina del 20 luglio in casa a Rimini, per scelta dei genitori, le ostetriche si erano subito accorte che qualcosa nella respirazione non funzionava bene. La bimba era affannata e il colorito troppo intenso. Cominciate le manovre di emergenza, allertato il pediatra e il 118, la piccola è stata subito portata in ospedale. Il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna in caso di parti casalinghi mette a disposizione un servizio di allerta 118 pronto a intervenire. La bimba, di due chili e 200 grammi, aveva una rara malformazione al naso che le impediva di respirare ma ora sta bene grazie ad un intervento eseguito al policlinico Sant’Orsola di Bologna. Era affetta da una atresia coanale, una malformazione alle vie nasali.
La diagnosi e l’intervento
Trasportata alla Terapia intensiva neonatale dell’ospedale Infermi di Rimini, i medici hanno diagnosticato la rara malformazione che consiste nell’incompleto sviluppo della porzione più posteriore delle cavità nasali (le coane), ciò comporta una assenza di continuità delle cavita nasali con il rinofaringe. In sostanza il naso è costantemente chiuso e non comunica con la gola per la presenza di un diaframma che può essere osseo o membranoso. Nel caso della bambina si trattava di una atrasia bilaterale, la condizione più seria.
La bambina, una volta stabilizzata, il 23 luglio è stata trasferita alla Rianimazione pediatrica del Policlinico di Sant’Orsola Irccs, centro di riferimento regionale diretto da Fabio Caramelli. Qui è stato deciso di operarla subito nella notte fra venerdì e sabato per accorciare il più possibile la permanenza del tubo orotracheale che può portare a lesioni delle vie respiratorie se viene mantenuto troppo a lungo. L’intervento è riuscito con successo e la neonata respira autonomamente.
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