Marcella, Concetta, Loris, Angelo sono i nomi di persone comuni eppure uniche. Sono i personaggi che popolano i ricordi d’infanzia di una donna: genitori, nonni, amici di famiglia. Sono i protagonisti della narrazione costante, del dialogo incessante tra una madre e una figlia che si trasforma con il passare del tempo. Sono storie di vita normalissime, ma al contempo eccezionali, che prendono forma nei racconti del blog Appuntievirgole.altervista.org di Donatella Di Bella e nelle illustrazioni di Camilla Di Bella Vecchi. Madre e figlia che si ritrovano senza mai essersi perse nelle storie familiari vissute e ascoltate da una Donatella bambina.
“Mi sento una privilegiata ad avere un tale rapporto con mia figlia – racconta Donatella -. Uno degli aspetti più interessanti di questa avventura che ho intrapreso con il blog, basato su una scrittura intimista e vicina alla mia esperienza personale, è la spontaneità della collaborazione che è nata con lei. È bastato che leggesse i miei racconti per azzeccare totalmente l’anima di quei profili che avevo narrato. È stato molto gratificante vedere le immagini realizzate da Camilla, che raffiguravano le figure del mio passato”.
Storie di affetti lontani nel tempo, ma non nella mente: “Sento un forte legame con le figure che hanno costellato la quotidianità della mia infanzia, quelle vicine degli amici e dei parenti della Bassa Romagna, terra dove sono nata e cresciuta, e quelle lontane, dei nonni e della famiglia di mio padre, vissuti in Sicilia. Ancora oggi quando penso ad alcuni di loro, li rivedo giovani come se il tempo non fosse mai passato”.
C’è Marcella, un portento, una forza della natura; Loris, un amico di famiglia, che ha dato a Donatella la possibilità di vedere di quanta generosità e di quanta apertura fosse dotato suo padre che nel corso della sua vita si è circondato di figure a volte un po’ strampalate e la nonna, una donna siciliana sicura di essersi trovata, almeno per un momento, davanti alla Madonna.
La passione per la scrittura di Donatella ha radici antiche: “È stato il mio canale di comunicazione preferenziale sin dall’adolescenza, che mi ha accompagnato in quegli anni piuttosto ‘incasinati’. Nel tempo è diventata una sorta di cura per poi prendere forma nel mio primo libro ‘Via Mezzofanti’ pubblicato nel 2015 da Booksprint, un romanzo di formazione incentrato sulla relazione tra un padre e una figlia negli anni della contestazione giovanile. Una storia non autobiografica che è testimone, però, di un certo modo di sentire e percepire le relazioni, che mi appartiene”.
E come un sipario che si apre lasciando spazio ai racconti ci sono le illustrazioni di Camilla: “Quando mia madre mi propose di creare delle immagini per completare i suoi racconti non esitai un attimo e dopo averli letti attentamente, li buttai giù di getto facendomi trasportare dalle sensazioni e dai colori che mi avevano suggerito. D’altronde quei profili delineati da mia madre mi sono stati accanto mentre crescevo”. Le illustrazioni sono immagini vettoriali, disegni geometrici dalle tinte piatte e forti che attirano l’attenzione.
Camilla, 24enne, ha studiato illustrazione e animazione allo IED di Torino e attualmente lavora come grafica a Bologna, città in cui vive. Quello con il disegno è un rapporto duraturo: “Credo di aver sempre disegnato, sin da quando avevo due anni. Passavo ore e ore a riprodurre i disegni dei libri che mi comprava mia madre. Fate e folletti erano i miei soggetti preferiti. Oggi continuo a disegnare ogni volta che posso, per me e da qualche mese anche per mia madre”.
Amante dell’animazione, nel 2019 Camilla partecipa al concorso di videoanimazione “Liberazione Creative” indetto dal Comune di Reggio Emilia conquistando il terzo posto: “Il tema che dovevamo raffigurare era la violenza sulle donne e io con ‘Deforme’ ho voluto porre l’accento sulle varie forme di discriminazione che ci coinvolgono tutte quotidianamente e l’anno dopo ho concorso, invece, con ‘Condizionamenti’, incentrato sul tema della guerra, della povertà e della sofferenza dell’umanità, argomenti che ho utilizzato per rispondere al concetto di limiti e barriere, argomenti di quella edizione”.
A sottolineare il forte legame esistente tra le due donne le immagini animate di gabbiani che attraversano la home del sito. “Gli uccelli sono come pensieri che si muovono nell’aria” conclude Donatella, mentre la vita procede e si guarda avanti tenendosi stretto il passato.
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