L’80% dei bambini in Emilia-Romagna pratica sport. Più nuoto che calcio

Una percentuale piuttosto alta però abbandona alle superiori a causa dell’eccessivo carico scolastico. Tra gli sport più praticati anche ginnastica ritmica e danza

BOLOGNA – Oltre l’80% dei bambini di scuola primaria fa sport in orario extrascolastico. Una percentuale quasi doppia rispetto al dato nazionale (48,9%), indicativa di un’attenzione forte in questo senso anche da parte delle famiglie. Tra gli sport più praticati il nuoto seguito dal calcio, dalla ginnastica ritmica e artistica e dalla danza.

La pratica sportiva, pur diminuendo, si mantiene alta anche tra gli alunni della scuola primaria di secondo grado: 70,2% contro il 54,8% del dato nazionale. Diminuisce invece in modo significativo tra gli studenti delle scuole secondarie: 55,3% considerando sia i praticanti continuativi che quelli saltuari, sostanzialmente in linea con il dato nazionale del 60%. Tra le motivazioni dell’abbandono l’elevato impegno richiesto (33,7%) e l’eccessivo carico scolastico (29%).

Quanto all’impatto del Covid, il 50% dei più piccoli ha abbandonato la pratica sportiva durante la pandemia, mentre il 59% di quelli delle scuole medie e il 50% di quelli delle superiori dichiara di aver continuato a fare sport come prima.

Per lo sviluppo dello sport in futuro sono emersi come centrali gli spazi per la pratica libera all’aperto e i servizi accessori (ad es. spogliatoi e illuminazione nei parchi), oltre alla vicinanza e all’accessibilità degli impianti sportivi, che soprattutto per le fasce più basse d’età rappresenta il primo motivo di abbandono della pratica sportiva. Questo è quanto emerge dallo studio della Regione sulla pratica sportiva in Emilia-Romagna.

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