“Fuori dal lettone dopo i tre anni”. Questa la posizione del celebre pedagogista del Cpp di Piacenza Daniele Novara, che sulla propria pagina Facebook qualche giorno fa ha rilanciato un tema a dir poco caldo tra i genitori: se sia giusto o meno (e fino a quando) tenere a dormire i bambini insieme a mamma e papà.
Novara, che avevamo intervistato sul fatto che “urlare non serve a niente” e sul tema dei genitori troppo ansiosi che i figli crescano in fretta, ha scritto che “in Itali, in prima elementare, almeno un bambino su due passa la notte nel talamo coniugale fin dalla sera, raggiungendolo durante la notte oppure dal mattino presto. Quasi sempre sembra una cosa normale. Cosa c’è di così sbagliato a tenersi addosso i pargoli anche di notte? Anche se sono grandi e hanno già compiuto tre anni? Addirittura a 7-8-9 anni, e a volte addirittura 12-13 anni? Quando i genitori mi raccontano di avere un problema con il loro bambino, nel 99% dei casi il figlio è stato nel lettone troppo tempo”.
Novara, atingendo alla psicoanalisi, ha aggiunto che “a partire dai 3 anni i figli vogliono ‘fidanzarsi’ con i genitori e per far questo la strada più rapida è finire nella loro alcova cercando di conquistarsi uno spazio dentro alla promiscuità sessuale della coppia. Ha senso? Meglio che i bambini stiano al loro posto, vivendo questa necessaria frustrazione come momento di crescita che permette di spostare i loro legittimi desideri sessuali alla fine dell’infanzia, evitando di proiettarli sui genitori stessi. Questo eccesso di promiscuità finisce per confondere i piccoli e crea complicazioni a non finire. Con la frase magica ‘sei grande!’ i genitori riportano il giusto confine tra la vita degli adulti e quella dei figli. Tenere i bambini grandi, a partire dai tre anni, fuori dal lettone dei genitori è proprio il contrario della mancanza di affetto. E’ la consapevolezza che crescere bene i figli necessita di scelte adeguate età per età e queste spettano ai genitori”.
Non deve pensarla allo stesso modo Alessandra Bortolotti, psicologa perinatale e autrice del libro “E se poi prende il vizio?”. Durante un’intervista ci disse che “i genitori devono sapere che i bambini, prima o poi, staranno scomodi. Che quando saranno in grado di dormire tutta la notte, non avranno problemi a farlo da un’altra parte”. Insomma, nessun limite di età.
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