Il marito sculaccia la moglie nello spot ma poi viene sculacciato

Foto Facebook Eli Rezkallah

Una riflessione provocatoriamente intelligente, creativa, divertente e originale. Si tratta della rielaborazione di alcune vecchie pubblicità sessiste, trasformate nello stereotipo opposto. Il materiale di partenza è costituito da immagini e spot degli anni ’40, ’50 e ’60 quando era normale denigrare la donna o relegarla al ruolo di casalinga, del sottomesso angelo del focolare che aspetta il maritino a casa. Ecco, la fotografa libanese Eli Rezkallah, 31 anni, si è lanciata in un’operazione ardita e che le ha dato una discreta visibilità: ha ribaltato le pubblicità e i ruoli. Nelle sue rielaborazioni è l’uomo lo ‘schiavo’, l’oltraggiato, l’essere umano oppresso e senza rispetto.

Foto Facebook Eli Rezkallah

La molla è stata una vicenda familiare che ha mostrato alla professionista i residui di quel pensiero che mezzo secolo fa era allegramente cavalcato dai creativi della comunicazione: “Il giorno del Ringraziamento ho visitato la mia famiglia nel New Jersey e ho potuto ascoltare i miei zii che parlavano delle vecchie abitudini, di come le donne stiano meglio occupandosi della cucina e assolvendo i loro doveri femminili”, spiega la Rezkallah ai media anglosassoni.

Foto Facebook Eli Rezkallah

Come reazione a questo atteggiamento, la fotografa ha immaginato “un universo parallelo, in cui i ruoli sono invertiti e agli uomini viene dato un assaggio del loro stesso veleno sessista“. E così la pubblicità di una marca di cravatte in cui la moglie serve in ginocchio una cravatta su un vassoio all’uomo-sovrano disteso comodamente nel letto viene ‘girata’ così: la donna, che si riposa fra le lenzuola, viene servita da un uomo vestito con una vestaglia di seta. Il paragone visivo strappa un sorriso specialmente quando si legge lo slogan della pubblicità originale: “Dimostrale che è un mondo per uomini“. Ovviamente viene reso pan per focaccia e il tutto diventa: “Dimostragli che è un mondo per donne”. Che dire poi dell’aspirapolvere che la fa felice per Natale? O di un uomo che schiaccia la testa di una donna con il corpo di una pelliccia di tigre? Brividi. Eppure questo è il mondo in cui sono nati, cresciuti e vissuti i nostri padri e i nostri nonni. Ma soprattutto, ahiloro, anche le nostre madri e le nostre nonne.

Foto Facebook Eli Rezkallah

Forse l’immagine più truce è quella di una pubblicità con una donna che viene sculacciata dal marito per non avergli preparato un certo tipo di caffè. Anche in questo caso i ruoli vengono scambiati e nella nuova versione si vede una donna che si mette sulle ginocchia un uomo e gli dà una sonora lezione. Immancabile anche la pubblicità del detersivo per i piatti: nell’originale il marito, rilassato su una sdraio, si gode il figlioletto mentre la moglie è alle prese con una pila di piatti. Nella versione moderna è l’uomo che deve metterci olio di gomito. La campagna della Rezkallah ha avuto un grande successo e le ha portato grandi consensi.

Qui il link alla pagina Facebook di Eli Rezkallah.

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