Ha lavorato per tutta la gravidanza, fino all’ultimo. Fino al giorno prima del parto. Non per scelta ma perché era costretta dal suo datore di lavoro che aveva minacciato di licenziarla se non si fosse presentata regolarmente in servizio. La squallida vicenda vede come protagonisti il titolare di un bar di Camisano Vicentino, in provincia di Vicenza, e la sua dipendente.
Come rendono noto i media locali, l’uomo, 65 anni, nei giorni scorsi è stato condannato a cinque mesi e 23 giorni di reclusione (pena sospesa) per estorsione. Secondo il difensore della donna, una 31enne del posto, l’imprenditore ha tenuto un “atteggiamento criminale” nei confronti della dipendente, assunta a tempo parziale. Dopo la gravidanza la 31enne, nei confronti della quale è stato disposto anche un risarcimento di 5mila euro, è stata costretta a tornare quasi immediatamente al lavoro.
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