Bambini come sputafuoco: un laboratorio di dragologia a Cesena

E’ in arrivo un breve percorso di gioco-arte dal titolo “Oggi mi sento un drago” presso le sale del Quartiere Cesuola di Cesena. I quattro laboratori si terranno il martedì dalle 17 alle 18,30 a partire dal 19 novembre prossimo e saranno rivolti a bambini dai 7 ai 10 anni.

Chiediamo qualche informazione in più a Elisa Rocchi, presidentessa dell’associazione culturale Barbablù, nonchè ideatrice dell’iniziativa.
Perchè una serie di eventi incentrati sulla figura del drago?
“Il drago è una figura mitologica e un elemento fondamentale nella storia di molti popoli. Il drago rappresenta uno strumento per viaggiare all’interno della storia, sia cronologicamente che storicamente”.
Cosa faranno i ragazzi durante questi laboratori?
“I ragazzi avranno la possibilità di conoscere i draghi e il loro mondo in ogni aspetto e sfaccettatura. Impareranno a costruirli, li coloreranno, leggeranno e inventeranno storie su di loro”.
Come saranno organizzati nello specifico gli incontri?
“I primi 30 minuti di ogni martedì saranno il momento dell’inventa storie. Ci si dedicherà alla narrazione, alla costruzione di un libro istantaneo, sarà quindi l’occasione per sviluppare la fantasia attraverso un percorso creativo di scrittura”.
E il resto del tempo?
“Ogni volta ci cimenteremo con una tecnica manuale differente, un martedì sarà la volta del frottage, un altro quello della tecnica a sbalzi, oppure della pittura. Utilizzeremo sempre materiale di reciclo. Ogni incontro sarà autoconclusivo, nel senso che si realizzerà un manufatto, una storia, oppure una maschera, che saranno esposti nelle sale della sede centrale del quartiere di Cesuola, promotore dell’iniziativa, e le maschere saranno indossate in occasione della festa di Natale”.
Un laboratorio “per ragazzi in gamba”, come dice il sottotitolo del volantino dell’iniziativa?
“Sì, con l’espressione “per ragazzi in gamba” intendevo dire in maniera scherzosa che è rivolto a tutti coloro che vogliono sperimentare, creare, conoscere e andare lontano con la fantasia, e soprattutto a tutti quei bambini e ragazzi che non hanno paura dei draghi”.

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