Rimini: accusata di aver lanciato quaderno in faccia al bimbo, assolta maestra

Tre anni di processo per una bugia. Perché così si è chiusa la vicenda che ha visto protagonista, a Rimini, una maestra di scuola elementare, da poco in pensione, rinviata a giudizio tre anni fa perché avrebbe lanciato in faccia un quaderno a un bambino di sette anni, suo alunno. Quell’accusa, smontata nel corso del processo grazie anche alle testimonianze di altri genitori, sera costruita sulla bugia del bambino. E sabato scorso, tra le lacrime della protagonista, il giudice ha messo la parola fine assolvendo la donna.

La vicenda risale al 2011, quando il bambino aveva giustificato  un rossore che aveva sul viso raccontando che la maestra gli aveva lanciato un quaderno in faccia. Il padre lo aveva portato subito al Pronto Soccorso, dove il rossore non venne refertato nemmeno come livido, rivolgendosi poi ai carabinieri per sporgere denuncia.

Decisive sono state le testimonianze dei genitori dei bambini, all’epoca compagni di classe del bambino, dalle quali è emerso che il ragazzino aveva accusato ingiustamente anche dei coetanei.

Il giorno della bugia il bambino era stato ripreso dalla maestra perché disegnava invece che seguire la lezione. 

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