C’è crisi: stop al Circo della pace

Il Circo di Bagnacavallo chiude per crisi

La crisi si abbatte sul Circo della pace di Bagnacavallo che dopo cinque edizioni chiude i battenti. Anche quest’anno l’Amministrazione comunale, sulla base del progetto predisposto in collaborazione con Accademia Perduta/Romagna Teatri, aveva infatti per tempo avviato il percorso per realizzare il Circo della pace e presentato diverse domande volte a ottenere i finanziamenti necessari. Tuttavia, nonostante il buon livello di attenzione e di adesione da parte delle realtà contattate, le risorse messe a disposizione non sono risultate sufficienti a coprire le spese necessarie per lo svolgimento dell’iniziativa. Pertanto, pur continuando a considerare il Circo della Pace una delle manifestazioni più significative fra quelle realizzate negli ultimi anni nel nostro territorio, l’Amministrazione comunale di Bagnacavallo non è in grado di proseguire questa esperienza.
“Le conseguenze della crisi si avvertono anche nella nostra realtà – spiega il sindaco Laura Rossi – e determinano un generale calo delle sponsorizzazioni. D’altra parte, la situazione di grande incertezza che caratterizza la finanza locale e i continui tagli nei trasferimenti dello Stato ai Comuni non ci consentono di far fronte con risorse pubbliche a un disavanzo che si delinea di non modesta entità”. Il sindaco ringrazia Ruggero Sintoni di Accademia Perduta/Romagna Teatri e ad Alessandro Serena, tutti gli enti, le associazioni, la parrocchia, le forze dell’ordine, le imprese e i cittadini “per l’impegno e la passione profusi nell’organizzazione delle cinque edizioni”.

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