Con la presentazione del libro Amore e violenza. Il silenzio degli uomini (Bollati Boringhieri 2011) di Lea Melandri alla libreria Feltrinelli, domani alle 18 prendono il via le iniziative organizzate dall’associazione FMP (Femminile Maschile Plurale) con il sostegno del Comune di Ravenna, in occasione della giornata contro la violenza alle donne. Domenica, 25 novembre, giornata dedicata per l’appunto a livello internazionale a questo fenomeno, verrà inaugurata alle 17 la mostra “Ti voglio tanto … male” in via via D’Azeglio 2, che presenta le opere di Marina Guerra e Stefania Vecchi. Mercoledì 28 novembre alle 16 il programma si chiuderà con il seminario: “Quando la violenza prende il posto delle parole: il silenzio degli uomini” nella sala D’Attorre di Casa Melandri e avrà come relatrici e relatori Monica Dotti, Giorgio Penuti (Centro LDV-Liberiamoci dalla violenza – AUSL Modena) e Daniele Vasari (psicologo presso l’Istituto penitenziario di Reggio Emilia)
“Di recente – afferma l’assessore alle politiche e cultura di genere Giovanna Piaia – il Comune di Ravenna ha assunto un impegno di alta responsabilità sociale stipulando con l’Associazione Linea Rosa il rinnovo della Convenzione per 6 anni, integrando i costi dei figli minori nel capitolo dell’assistenza alle donne, vittime di violenza familiare. Nel tempo della riduzione delle risorse sociali è stata riconosciuta all’unanimità dal consiglio comunale la priorità di intervento verso questo grave fenomeno sociale. Per l’assessorato alle Politiche e Cultura di genere l’impegno prosegue e si profonde nella cultura delle relazioni tra uomini e donne: agire prima, riconoscere all’origine la violenza della relazione nei suoi germi, nei suoi costrutti culturali, espressi attraverso le vie del simbolico, della comunicazione e dello svantaggio economico e civile delle donne. Le iniziative qui presentate insieme all’Associazione FMP conclude Piaia – sono l’espressione delle molteplici iniziative necessarie per riconoscere la violenza e per invitare gli uomini a testimoniare il loro ripudio e diventare collaboratori attivi nei confronti di tutti gli uomini”.
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